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Imparare a Nuotare Con 10 Semplici Consigli

Ecco 10 semplici consigli, basati sui principi fondamentali del nuoto, per imparare a nuotare con lo stile libero con una buona tecnica.

La piscina, lo sappiamo bene tutti è una di quelle discipline più adatte per sviluppare la muscolatura dei ragazzi, soprattutto se in giovane età.

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La consigliano per combattere diverse patologie, spesso come “ginnastica correttiva“, contro il mal di schiena, come riabilitazione dopo gli interventi chirurgici, insomma è uno di quegli sport più completi, quindi più raccomandati proprio per le sue caratteristiche.

Qualunque sia il nostro scopo, il problema, spesso, è proprio quello di non avere abbastanza tecnica per poter fare le vasche che vorremmo, e spesso ci si affida ai libri o ci si aggrappa alle tavolette, col risultato che dopo poco tempo ci si demoralizza e si smette.

Se volete migliorare il vostro metodo per nuotare, e uno dei più classici è lo stile libero (che è quello che tratteremo in quest’articolo), dovete cercare di ridurre al massimo la resistenza all’acqua e il numero delle bracciate pur mantenendo una buona velocità.

Farsi guidare da un buon istruttore è sempre la cosa migliore per imparare, è chiaro, ma seguendo qualche buon consiglio si può comunque migliorare di molto il proprio stile con risultati straordinari.

È SUFFICIENTE SEGUIRE QUALCHE DRITTA

Vi sono dei principi fondamentali che dovete seguire, dovete concentrarvi sulla tecnica in modo tale da migliorarla, fino ad ottenere il massimo risultato col minimo sforzo.

  • 1- Per muovervi in avanti con il minimo sforzo, concentratevi sulla rotazione delle spalle e sul mantenere il corpo in posizione orizzontale (meno resistenza), e non sullo spingere con le braccia o sullo sbattere con le gambe. È una cosa controintuitiva ma importante, perché battere le gambe più forte è il consiglio che viene universalmente dato per risolvere i problemi del nuoto.
  • 2- Restate orizzontali mantenendo la testa in linea con la spina dorsale: dovreste ritrovarvi a guardare dritto verso il basso. Usate la stessa posizione della testa che usate quando camminate.
  • 3- Infilate la braccia in profondità nell’acqua anziché nuotare in superficie. Penetrate l’acqua con le dite piegate all’ingiù e allungate completamente il braccio sotto la testa. Cercate di arrivare col braccio, più lontano e più in basso di quanto pensereste di fare. La pressione verso il basso che l’acqua esercita sulle braccia porterà in alto le gambe e ridurrà la resistenza. Vi sembrerà quasi di nuotare in discesa.
  • 4- Rendete “idrodinamico” il vostro corpo per tutto il ciclo delle bracciate focalizzando sull’alternanza ritmica di una posizione aerodinamica del lato destro e poi di quello sinistro e sforzandovi di mantenere una linea del corpo più lunga e slanciata possibile. Pensate allo stile libero come a un nuoto che si pratica su lati alterni e non sulla pancia. Fate questa prova: mettetevi col petto contro un muro e sollevate il braccio destro più in alto che potete. Poi ruotate il fianco destro fino a fargli toccare il muro e sollevate di nuovo il braccio destro. Questa piccola rotazione vi farà guadagnare 8 – 15 centimetri. Trasformatevi in un natante più lungo e a ogni bracciata farete più strada.
  • 5- Una delle tecniche più importanti, proprio perchè vi permette di conservare buona parte delle vostre energie è il “piccolo scatto” che dovete effettuare e che vi servirà per ruotare i fianchi e portare in avanti il braccio sucessivo.
  • 6- Concentratevi sull’aumentare la lunghezza della bracciata anziché la frequenza. Cercate di scivolare più a lungo a ogni bracciata e di ridurne quindi il numero per ogni vasca. Contatele, sarà un buon incentivo!
  • 7- Allungate il braccio sott’acqua e giratevi con tutto il corpo (non solo la testa) per respirare. A ogni respiro dovreste sentire i muscoli dorsali che si distendono nella parte bassa della schiena, come se state cercando di prendere una scatola di biscotti su un ripiano troppo in alto, tanto per capirci meglio. In questo modo la testa si avvicinerà alla superficie e sarà più facile respirare. Certi atleti esperti si ribaltano quasi sulla schiena con la faccia rivolta al cielo per evitare brevi affanni e debiti di ossigeno.
  • 8- Le prime volte che vi esercitate, respirate ogni due bracciate. Quando vi girate per far uscire la faccia dall’acqua, cercate la mano con lo sguardo. Quando la mano supera gli occhialini smettete di inspirare e giratevi per tornare alla vostra bracciata. Quando sarete più disinvolti nel respirare dal vostro “lato debole”, il consiglio è quello di allenarvi a respirare ogni tre bracciate, così sarete costretti ad alternare il lato.
  • 9- Ricordatevi di espirare completamente e lentamente mentre avete la faccia sott’acqua. Se non lo fate, vi toccherà espirare e inspirare quando uscite con la testa, il che significa andare in fretta, bere acqua e sentirsi affaticati. Tenete a mente quindi, di espirare sott’acqua ed estendere la bracciata al momento di respirare.
  • 10- Concentratevi sul mantenere il “braccio in presa” completamente disteso fino a quando l’altro braccio arriva e penetra l’acqua intorno all’avambraccio disteso. Questo vi incoraggerà a nuotare sui lati e ad allungare le bracciate, e vi costringerà a impegnarvi in quello che viene definito “nuotare nel quadrante frontale”. Questo esercizio vi sarà di grandissimo aiuto per ridurre il numero delle bracciate!

Se volete davvero migliorare il vostro stile libero non pensate ai vostri allenamenti e concentratevi sulla pratica.
Non pensate ad allenare il vostro sistema aerobico, per il momento, addestrate piuttosto il vostro sistema nervoso a seguire movimenti controintuitivi.
Se vi sentite tesi, non state usando la tecnica corretta.
Fermatevi a rivedere quello che state facendo, anziché sviluppare un metodo sbagliato, e magari rileggetevi i 10 punti che vi abbiamo elencato.

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