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Vigoressia – La malattia dello Sportivo

Conoscete la malattia dello sportivo? 

Si chiama  Vigoressia ed in questo articolo vedremo di cosa si tratta. 

Quello che in principio può rivelarsi un piacere, come andare a correre, giocare a tennis, allenarsi con i pesi o praticare arti marziali, se svolto in maniera maniacale un giorno potrebbe trasformarsi in stress, per il fisico e per la mente. 

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Questo comportamento si può tramutare in una patologia definita Vigoressia. 

Non è raro infatti che un quarantenne si svegli dopo un periodo di sedentarietà e si butti a capofitto nello sport, facendosi travolgere dalla passione o dalla smania di ottenere progressi fisici, finché poi la situazione non gli sfugge di mano, mettendo in secondo piano poi la propria salute, gli affetti famigliari, il lavoro e tutto quello che ci sta dietro. 

Molto spesso ciò accade proprio per paura di invecchiare, e diventa un modo per ricercare sè stessi e ritrovare la gioventù, trasformando lo sport in una vera e propria ossessione. 

Il fatto di rendersi conto che il proprio corpo sta cambiando e la percezione di una sorta di decadenza fisica può portare il soggetto a compensare questa paura gettandosi con frenesia su un’attività fisica. 

Questo fattore capita di sovente nel mondo del bodybuilding. 

La bigoressia è un disturbo abbastanza raro ma comunque presente, ed è una patologia strettamente connessa ad un disturbo della propria immagine corporea. 

Il soggetto affetto da questo disturbo passa tantissimo tempo in palestra, troppo, cercando di costruire un corpo che in realtà non riuscirà mai ad ottenere, in quanto ha un’immagine distorta del proprio aspetto fisico. 

Diciamo che per certi aspetti è molto simile all’anoressia. 

La bigoressia viene anche chiamata vigoressia, alcuni testi ne parlano come “anoressia riversa” altri ancora la chiamano “dismorfia muscolare”.

QUANDO DIVENTA UN PROBLEMA?

Il sintomo primario in realtà lo si percepisce quando l’attività fisica che si pratica non viene più vissuta come una valvola di sfogo ma diventa una vera e propria ossessione. 

Chi viene colpito da questa patologia in genere tende a rompere i legami affettivi per timore di essere giudicato negativamente e il suo punto di vista non sarà mai come quello delle persone a lui vicine, in quanto lui avrà obiettivi ed aspettative del tutto innaturali.

Nonostante tutto non è semplice cogliere i segnali, infatti spesso chi soffre di questi disturbi si rivolge al medico solo quando la patologia è già ad un livello avanzato. 

Si possono però individuare alcuni campanelli d’allarme, che ci fanno capire quando c’è qualcosa di anomalo nel nostro stato di salute psichico, e sono:

  • aggressività, spesso senza una vera e propria giustificazione
  • cattive relazioni sociali, specie con gli affetti famigliari
  • pensieri angoscianti ricorrenti
  • sensazione di perdita di controllo sul proprio corpo
  • senso di insoddisfazione 
  • disturbi d’ansia e depressione
  • attacchi di panico

Ma non è solo la mente ad accusare, anche il nostro corpo ci manda dei segnali e molto spesso chi è affetto da questa patologia abbina a ciò anche un cattivo comportamento alimentare, incorrendo quindi in questi disturbi:

  • alterazione del sistema immunitario
  • minore resistenza a malattie e influenze
  • gonfiore delle ghiandole linfatiche
  • secchezza della pelle
  • perdita dei capelli
  • scarso appetito sessuale
  • debolezza e stanchezza
  • disturbi del sonno
  • perdita della massa ossea, con un conseguente aumento del rischio di fratture e osteoporosi
  • aumento del rischio di tumore e diabete

Chi è affetto da questa patologia ha questi 7 comportamenti ricorrenti che riguardano la sfera sociale:

1) Narcisismo: le persone con problemi di vigoressia tendono a guardarsi continuamente allo specchio ed in maniera ossessiva

2) Insicurezza: altro comportamento molto comune tra i soggetti affetti da questa patologia è quello di paragonare continuamente la propria forma fisica con quella degli altri

3) Compulsività: queste persone hanno un rapporto compulsivo con lo sport e provano stress e malessere se non riescono ad allenarsi nel modo che avevano preventivato

4) Ossessioni alimentari: spesso queste persone presentano una attenzione eccessiva nella preparazione dei pasti ed in particolar modo per quel che riguarda l’apporto di proteine

5) Integrazione: l’assunzione frequente di integratori alimentari e sostanze anche illegali è uno dei primi campanelli di allarme della vigoressia

6) Egoismo: uno degli aspetti più difficili da digerire delle persone affette da questo disturbo è che tendono a mettere l’allenamento prima di tutto, prima degli affetti, degli amici, della famiglia

7) Insoddisfazione: è un aspetto fondamentale per pervenire a una diagnosi di vigoressia, queste persone, infatti, nonostante tutti loro sforzi, sono continuamente insoddisfatte del proprio aspetto fisico

Come guarire?

La vigoressia può avere conseguenze importanti. 

Essa può determinare: problematiche fisiche dovute all’eccesso di allenamento o al regime alimentare ipocalorico spesso associato all’attività fisica, rischio assunzione anabolizzanti con gravi conseguenze per la salute e problematiche sociali e familiari. 

Inoltre, questa dipendenza patologica è accompagnata spesso da stati depressivi e, complici la dieta scorretta e il sovra-allenamento, la comparsa di problemi cardiovascolari e di disturbi al sistema nervoso. 

Per questo, qualora si riscontrassero i sintomi della vigoressia, si consiglia di rivolgersi ad uno psicologo o uno psichiatra, in grado di consigliare il percorso terapeutico più adatto a ciascun caso.

In conclusione, allenarsi deve essere un piacere, non un’ossessione e per entrare in questa ottica di idee, cercate di non mettere mai il vostro allenamento davanti a tutto ed inoltre di vivere la vostra età in maniera serena. 

Lo sport serve per vivere al meglio la vostra età e non per togliere 10-15 anni dalla vostra età anagrafica.

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