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Kinesio Taping

I primi sportivi a cui abbiamo visto applicati quei particolari nastri colorati sono i giocatori di calcio. Il kinesio taping è un nastro formato da una fibra di cotone al 100%, accoppiata ad una di elastico applicato per fornire un importante sostegno terapeutico. È una tecnica relativamente recente e si basa su una serie di ricerche scientifiche che si sono susseguite negli anni. Nasce nel 1979 da una geniale intuizione di Kenzo Kase, un chiropratico Giapponese, e fa la sua prima apparizione in campo internazionale alle olimpiadi di Seoul nel 1988. Nonostante tutto inizia ad essere conosciuta in Europa solamente nel 1996 e in Italia nel 2000, con corsi di formazione e applicazioni su vasta scala.

NON SOLO UNA MODA

Sembra scontato, ma è bene ricordare che questi nastri possono sì dare beneficio, ma se sono applicati con criterio da figure professionali specializzate, e possono quindi avere effetti collaterali e portare al contrario a un danno al paziente se non utilizzate in modo corretto.

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Calciatori in vista come Balotelli ne hanno lanciato una vera e propria moda, ma i cerotti sono un trattamento terapeutico da non prendere con troppa superficialità. Se si ha male da qualche parte non basta dire: “ci metto i cerotti”, perchè anche se si ha beneficio non è sicuramente grazie ai kinesio taping. Ogni problema deve essere analizzato da chi ci capisce veramente, che valuterà in seguito se è il caso di effettuare questa particolare terapia.

La molla che ha spinto il suo inventore a studiare questa nuova strategia terapeutica è stata la necessità di prolungare l’effetto curativo tra una seduta e l’altra; è infatti importante sottolineare che questi nastri sono la cornice di un trattamento, di cui il quadro di insieme è disegnato allo stesso tempo dal terapista e dal paziente con altre tecniche, che si possono sovrapporre a questa.

I VANTAGGI DEL KINESIO TAPING

La pelle è il più grande organo sensoriale del nostro corpo. La forza di questa metodica nasce dall’evidenza scientifica che su un centimetro quadrato di pelle ci sono una media di 48 recettori che comunicano con il sistema nervoso e gli inviano tutte le informazioni dal mondo esterno. Il nastro, con i suoi 5 cm di spessore, attraverso la pelle stimola l’organismo verso la guarigione e influisce su diverse strutture:

  • pelle e muscoli
  • tendini e legamenti
  • articolazioni e strutture linfatiche

A seconda della tensione, della direzione e della forma con cui viene applicato il kinesio taping, le risposte dell’organismo sono diverse:

  • è possibile facilitare un muscolo debole
  • inibire un muscolo contratto
  • ridurre la tensione dove c’è un forte gonfiore
  • dare stabilità a un legamento lesionato
  • e ridurre le aderenze di una cicatrice

Di sicuro, oltre a tutti i supporti che questo nastro può dare, uno dei vantaggi più immediati ed evidenti è la riduzione del dolore. Per capire meglio quello che vogliamo dire, basti pensare a quando siamo afflitti da un intenso e improvviso dolore e alla sensazione di sollievo che proviamo quando in una prima e istintiva difesa ci sfreghiamo in quella zona. Lo stesso fa il kinesio taping, aumentando l’informazione tattile e diminuendo quella dolorosa.

I COLORI

Spesso vediamo i kinesio taping di colori diversi, ma hanno un significato?
Diciamo di no, o meglio, solo per la medicina cinese il rosso-fucsia e il blu danno effetti opposti: il primo assorbe la luce, riscalda e genera calore, mentre il secondo riflette la luce, raffredda ed è il colore adatto per l’infiammazione, perchè genera fresco. A ognuno quindi la libertà di interpretare.

ISTRUZIONI PER L’USO

Anche se l’esplosione di poplarità di questa tecnica è dovuta all’esposizione internazionale di sportivi di spicco, in realtà è usata solo per il 15% su atleti agonisti. C’è infatti tutta una restante fetta di infortunati, ben più consistente, che trae beneficio dalla kinesio taping. Si rende infatti utile per pazienti con patologie neurologiche, come l’ictus in fase acuta, dove può intervenire nella riduzione dell’edema o nel facilitare il lato paralizzato, oppure nella cefalea muscolo tensiva , nell’alluce valgo o nel piede torto congenito, tipico nel periodo neonatale.

L’applicazione di questi particolari cerotti non è poi così difficile.
Dopo aver ben rasato, sgrassato e asciugato la pelle e arrotondato i bordi del nastro, si può applicare il cerotto nelle più svariate forme, ovvero a I, a Y o a X, a ciambella, a polipo o a ragnatela.

Dopo l’applicazione è necessario sfregare bene per produrre calore e attivare il collante. Finché rimane adeso, il nastro ha effetto benefico e solitamente resiste non più di 3 o 4 giorni. Ci si può lavare, lo spessore e l’elasticità sono gli stessi della pelle, per cui il nastro non dà fastidio, il collante è acrilico al 100%, anallergico e disposto in modo da far respirare la pelle.

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